Il Pd insorge sui manifesti selvaggi di Di Stefano: «Si dimetta e chieda scusa»

TERAMO – Manifesti abusivi dell’assessore uscente Rudy Di Stefano affissi un po’ ovunque in città: dalle pensiline degli autobus delle frazioni alle cabine del gas e perfino sui muri di case private. La segnalazione nei confronti del candidato di Futuro In arriva dal Partito Democratico di Teramo che, con tanto di foto, elenca uno per uno quartieri e frazioni colpite dal “manifesto selvaggio”. “E’ molto grave – attacca in una nota il Pd – che ad infrangere queste regole sia stato proprio il candidato Rudy Di Stefano che attualmente è l’assessore Cìcomunale all’Ambiente nonché alla cura, al decoro e alla manutenzione della città e del patrimonio comunale. Riteniamo assai grave questo comportamento da parte di chi queste regole dovrebbe farle applicare e rispettare”. I Democratici chiedono se i manifesti siano stati rimossi come previsto dalla legge e se al candidato sia stata sanzionata una contravvenzione Al sindaco Brucchi chiedono invece se condivide le “affissioni selvagge del suo assessore”. Ultima domanda, senza mai citare il destinatario, è quella rivolta  al “presidente di un’associazione cittadina (Teramo Vivi Città, ndr), che in questi anni ha puntualmente segnalato a mezzo stampa tutte le affissioni abusive che avvenivano a Teramo. Stavolta non parla? Forse perché è amico dell’assessore Rudy Di Stefano? O forse perché lui stesso è candidato nelle fila del centro-destra, sempre a sostegno di Brucchi? Di sicuro dopo questo “inspiegabile silenzio” non potrà più essere il ‘paladino delle regole’ perché è venuta fuori in modo evidente la sua doppia morale”. Il Pd chiede infine a Di Stefano di dimettersi in anticipo e chiedere scusa alla cittadinanza per le affissioni selvagge.